Le Brigate di fanteria "marchigiane": Marche, Ancona, Macerata, Pesaro, Piceno

Le Brigate di fanteria "marchigiane": Marche, Ancona, Macerata, Pesaro, Piceno
Le Marche e la Grande Guerra. Il volume è disponibile in tutte le librerie. Si può ordinare alla Casa Editrice, (ordini@nuovacultura.it). Node su www.storiainlaboratorio.blogspot.com

lunedì 20 febbraio 2023

Volume:Il Corpo Italiano di Liberazione Da Monte Marrone al Metauro Aprile – Agosto 1944 La credibilità conquistata sul campo

 


Premessa

 

Oggetto di questo volume è il ruolo che il Corpo di Liberazione Italiano, espressione del Regio Esercito Italiano all’indomani dell’armistizio del settembre 1943 svolse, nel quadro della Campagna d’Italia, nelle operazioni alleate condotte negli Abruzzi e nelle Marche (marzo – settembre 1943).

 

Si vuole prima illustrare e quindi dimostrare che la partecipazione alle predette operazioni, per la dedizione, la bravura, la competenza, pur nella situazione precaria e morale tragica del 1944, con l’Italia trasformata in un campo di battaglia ove si confrontavano eserciti stranieri di invasione e di occupazione, che gli uomini del Corpo Italiano di Liberazione ebbero un ruolo decisivo nel convincere gli Alleati ad ampliare la partecipazione dell’Italia alla guerra contro la coalizione hitleriana, nel quadro della cobelligeranza.

 

Tale partecipazione, che si espresse nella creazione dei Gruppi di Combattimento, permise al Comando Alleato di svincolare truppe anglo-statunitensi e di alleati minori in numero anche consistente per trasferirle sul fronte francese, per l’offensiva finale contro la Germania.

Peculiarità del volume è quella di mettere in evidenza gli aspetti tecnico-tattici di questa partecipazione, come si sono sviluppati e quali risultati hanno conseguito per evidenziare il fatto che in certe circostanze furono decisivi per il conseguimento del successo e quindi il procedere dell’avanzata alleata verso nord.

Il limite di spazio è dato dai territori delle Regioni Abruzzi, Molise e Marche, quello che si definiva nel 1944 il settore “adriatico” territorio dell’anconetano, con andamento sud- nord.

Il limite di tempo preso in esame si sovrappongono alla data di costituzione (marzo 1944) e di scioglimento (settembre 1944) del Corpo Italiano di Liberazione


IL volume sarà edito nel mese di giugno 2023. e potrà essere chiesto all'Istituto del Nastro Azzurro, Roma Piazza Galeno 1  (segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org

venerdì 10 febbraio 2023

Giovanni Riccardo Baldelli. Gli Ordinamenti dal 1919 al 1939


Il presente volume nel quadro del tema generale “Le riforme militari tra il 1919 ed il 1939.” tratta  e  descrive la evoluzione degli ordinamenti militari italiani tra le due guerre mondiali, via via che si sono succeduti in un ventenni  di accelerate e susseguenti riforme dello strumento militare italiano.

Ci si inserisce neil dibattito che va avanti dagli anni del secondo dopoguerra in merito all’adozione della divisone binaria, per la fanteria, e delle divisioni “celeri”. Un dibattito veramente interessante che il presente volume ed il prossimo sicuramente ravviveranno. E quindi entrambi i volumi rappresentano una fonte di titoli per le tesi del Master in Storia Militare Contemporanea, di cui i volumi sono integrati nell’offerta didattica. E questo è valido non solo per la seconda guerra mondiale, ma anche per le guerre precedenti il 1940, compresa quella in Etiopia e l’intervento a sostegno a Franco, in Spagna.

Il volume tratta anche aspetti particolari con l’ordinamento delle Truppe Coloniali e della Guardia alla Frontiera. Per le prime vi era il retaggio dell’Italia umbertina, mentre per la seconda un Corpo di recentissima formazione che doveva difendere le frontiere, soprattutto quelle settentrionali, sulle

Giovanni Riccardo Baldelli, Socio della Federazione di Ancona dell’Istituto del Nastro Azzurro. E’ docente al Master di 1° Liv. in Storia Militare Contemporanea dal 1796 al 1960 attivato presso la Università degli Studi N. Cusano Telematica Roma.

In Copertina: Cartolina postale militare dedicata all’Armata del Po. (Collezione dell’Autore)