Le Brigate di fanteria "marchigiane": Marche, Ancona, Macerata, Pesaro, Piceno

Le Brigate di fanteria "marchigiane": Marche, Ancona, Macerata, Pesaro, Piceno
Le Marche e la Grande Guerra. Il volume è disponibile in tutte le librerie. Si può ordinare alla Casa Editrice, (ordini@nuovacultura.it). Node su www.storiainlaboratorio.blogspot.com

giovedì 20 gennaio 2022

Rissia Volume 1. "Un Avventura non necessaria" Fonti documetali

 

                               Il Soldato Giulio Grilli di Castelferretti Ancona autiere in Russia nel 1941

 Le fonti documentali

Documento 1. Cronologia degli avvenimenti. 3 luglio – 31 dicembre 1941 secondo le fonti tedesche

Documento 2. Principali tappe dell’avanzata tedesca in Russia nel 1941 secondo il discorso di Hitler

                          dell’11 novembre 1941.

Documento 3. Battaglione Alpino sciatori per il C.S.I.R.

Documento 4. Decalogo di norme igieniche per i militari del C.S.I.R.

Documento 5. C.S.I.R. Relazione sugli avvenimenti del C.S.I.R. e del XXXV C.d.A. (C.S.I.R.) del

                          generale di C.d.A. Giovanni Messe (1 luglio 1941 – 30 settembre 1942).

Documento 6. Ordine del Giorno della I Armata corazzata. Compiacimento del gen. Giovanni Messe

Documento 7. Impiego del Corpo di Spedizione italiano in Russia.

Documento 8. Monte Cervino. Relazione sul combattimento del 18 maggio 1942.

Documento 9. Direttive per le future operazioni della 17a Armata Germanica. 9 luglio 1942.

Documento 10. Direttive per le future operazioni nel caso di ripiegamento nemico. 10 luglio 1942.

Documento 11. 3° Reggimento “Savoia Cavalleria”. Diario   Storico dal 1 al 31 luglio 1942.

Documento 12. 3° Reggimento “Savoia Cavalleria”. Relazione

                           della carica del 24 agosto 1943

Documento 13. Discorso della Eccellenza il generale von Tippeòskirch in occasione della consegna

                           delle Croci di Ferro ad Ufficiali e Soldati del XXXV C.d.A – C.S.I.R

Documento 14 Scacchiere germanico sovietico. Schieramento delle Forze contrapposte e notizie sul

                          potenziale bellico e sulla Situazione generale sovietica secondo l’apprezzamento dello

                          SM germanico.

Documento 15. Ripercussioni dell’offensiva germanica verso il Volga e verso il Caucaso sulla

                           produzione nei bacini della Trancaucasia.

Documento 16. S.U.A. Le basi aeree nella Siberia orientale

Documento 17. Russia. Presumibile consistenza della riserva generale sovietica alla fronte

                            occidentale nell’inverno 1942 1943 secondo il nostro S.I.M. (Servizio Informazioni

                            Militari.)

Documento 18. Relazione del generale Roberto Lerici Comandante della Divisione “Torino” al

                            Maresciallo d’Italia Giovanni Messe.

Documento 19. Luigi Barzini. Corriere della Sera/C.S,I,R,. Gli Italiani nella Campagna di Russia. La

                            tattica della terra bruciata. III. Fronte del Don. Novembre 1942.

Documento 20. Luigi Barzini. Corriere della Sera/C.S,I,R, Gli Italiani nella Campagna di Russia. La

                            battaglia di Powlograd. IV. Fronte del Don. Novembre 1942.

Documento 21. Luigi Barzini. Corriere della Sera/C.S,I,R,.Gli Italiani nella Campagna di Russia. La

                            conquista di Stalino. V. Fronte del Don. Novembre 1942.

Documento 22. Luigi Barzini. Corriere della Sera/C.S,I,R,. Gli Italiani nella Campagna di Russia. La

                            battaglia del Cemento Armato VI. Fronte del Don. Novembre 1942

Documento 23. Luigi Barzini. Corriere della Sera/C.S,I,R, Gli Italiani nella Campagna di Russia. La

                            battaglia del gelo.  VIII. Fronte del Don. Novembre 1942.

 

lunedì 10 gennaio 2022

Russia. Volume I "Una avventira non necessaria". Documenti

 

Il soldato Giulio grilli, di Castelferretti Ancona autiere
 partecipò alla campagna di Russia

In questo volume la documentazione proposta si apre con due documenti di carattere cronologico: uno che riporta le tappe essenziali della avanzata

tedesca in Russia, l’altro le tappe significative indicate da Hitler nel suo discorso dell’11 novembre 1941. Il 1 ottobre 1941 il comunicato tedesco ripreso da tutta la stampa sia tedesca che internazionale dava ormai per sconfitta la URSS: le perdite inflitte nei tre mesi di guerra erano tali che difficilmente uno Stato che avesse subito tali perdite sarebbe stato in grado di sopravvivere. E’ non erano esagerazioni; la parata per l’anniversario della Rivoluzione d’ottobre che si tenne sulla piazza Rossa a Mosca nel 1941 ebbe una caratteristica significativa e unica: le truppe che sfilavano non sarebbero ritornate alle proprie caserme, come normale, ma avrebbero proseguito direttamente per il fronte, I comunicati tedeschi avevano ragione così come Hitler e si attendeva solo la richiesta del Governo sovietico di trattative di resa. Peraltro nel novembre 1941 gli ordini di sgombrare Mosca erano in esecuzione. Lo stesso Governo e lo Stato Maggiore Generale erano in procinto di trasferirsi a ridosso degli Urali, con speranze di continuare la guerra con certo molto alte.

I successivi due documenti riguardano la preparazione italiana. Il primo, l’approntamento del Battaglione “Cervino” per il C.I.S.R. in cui si evince che in Russia si mandavano truppe scelte, ben equipaggiate ed addestrate. La lettera è significativa in quanto la preparazione logistica (equipaggiamenti ed altro) è ben curata e ben ponderata. Il dato corrente della scarsezza di equipaggiamento come causa della disfatta e della tragedia della ritirata permette di dire, leggendo questo documento, che le cause di detta disfatta e di detta tragedia devono essere cercate altrove. Il secondo documento è della Direzione di Sanità Militare che formula raccomandazioni al soldato italiano sul suo comportamento, soprattutto per la sua integrità fisica e sicurezza personale.

Il quinto documento è la cosiddetta “Relazione Messe”. Il 1 novembre 1942 il comandante del C.S.I.R., che aveva condotto le truppe italiane in Russia per oltre un anno raccogliendo lusinghieri risultati, superando anche un inverno in Russia con successo, rientrò a Roma per ordine di Mussolini. Fu sostituito da un generale, più anziano di lui nell’Annuario, ma opaco, di scarsa considerazione, privo di ogni esperienza di guerra sul fronte orientale. In molti rimasero sorpresi, tedeschi per primi, di questa soluzione. Messe, oltre al suo passato, aveva conquistato il cuore e le menti dei suoi soldati, e la stima ed anche l’ammirazione degli alleati, tedeschi per primi, risolvendo molti aspetti sensibili e difficili e conseguendo sul campo successi anche significativi. Aveva raggiunto una certa fama e considerazione. Questa corda era una delle più sensibili agli occhi di Mussolini (in merito la vicenda Balbo e le sue transvolate fa scuola): nessuno doveva in fama e considerare dare la purchè minima ombra a lui, Duce del fascismo. In vritù di questo assioma, che rientra in gran parte nella megalomania del personaggio, Messe fu sostituito con un generale mediocre. Tutta la sua esperienza di un anno di guerra, tutti i rapporti intessuti con gli alleati che stavano dando buoni frutti, furono gettati via in nome di una vanagloria che va anche inserita in una delle cause della disfatta e della tragedia della ritirata di Russia. Messe non esitò a scrivere e dire che l’ARMIR, se fosse stato al suo comando, non avrebbe fatto la fine che fece.

La Relazione qui riprodotta servirà, poi, di base alla pubblicazione che Giobanni Messe dedicherà alla campagna di Russia che è stata di nuovo edita nel 2005.

 

Seguono due documenti, preceduti da una nota di compiacimento per il comportamento delle truppe italiane e la relazione di un combattimento del battaglione Monte Cervino, che sono ordini operativi relativi alle operazioni del luglio 1942. Tre documenti, poi, sono dedicati alle gesta del “Savoia” Cavalleria e alla nota carica del 24 agosto 1942. I rapporti tra alleati, tra Italiani e tedeschi sono sintetizzati dal documento in cui vi sono scritte note di compiacomento da parte dell’alleato tedesco sul comportamento dell’alleato italiano. Quattro documenti di relazioni del nostro S.I.M., Servizio Informazioni Militare, sulla situazione del nemico e delle sue riserve, attestano come nel 1942 la URSS ormai aveva superato la crisi del 1941, che l’aveva portata sull’orlo del disastro e della resa. Una relazione del generale Comandante la divisione “Torino”, datata 1945, ma riferentesi al 1941 sui rapporti con la popolazione russa nella fase di avanzata precede cinque articoli di Luigi Barzini per il Corriere della Sera sull’andamento e sulle vicende del soldato italiano sul fronte orientale, una testimonianza di prima mano delle operazioni e dei combattimenti alla vigilia dell’inverno.

Sono 23 documenti, in questo volume, a cui si affiancano delle fotografie che sono state scattate da un reduce di Russia e che testimoniano in modo visivo la realtà di quel primo anno di guerra su fronte russo.