Le Brigate di fanteria "marchigiane": Marche, Ancona, Macerata, Pesaro, Piceno

Le Brigate di fanteria "marchigiane": Marche, Ancona, Macerata, Pesaro, Piceno
Le Marche e la Grande Guerra. Il volume è disponibile in tutte le librerie. Si può ordinare alla Casa Editrice, (ordini@nuovacultura.it). Node su www.storiainlaboratorio.blogspot.com

martedì 20 aprile 2021

Soldati Marchigiani Decorati Nona Parte Ri-Sa

 

Aspirante Ufficiale

RIGONI GASTONE, nato a Pesaro il 08.10.1888

MA, Valor Militare (alla Memoria)

Comandante di plotone con magnifico slancio e con la forza dell'esempio, conduceva il plotone dipendente all'assalto di una forte trincea nemica, finché giunto nei pressi di questa, cadeva colpito a morte.

(Trincea della Frasche, 11 novembre 1915)

 

 

Fante

RINALDI ALFREDO, nato a Fiuminata il 05.07.1885

MA, Valor Militare

In attesa della motivazione richiesta al Ministero

(Disperso sul Monte San Michele, 24 novembre 1915)

 

 

S. Tenente Rgt. Artiglieria da Campagna

RIPANI RODOLFO, nato a Rapagnano

MA, Valor Militare

Offertosi, volontariamente, per una rischiosa ricognizione, allo scopo di individuare batterie avversarie, veniva fatto segno a colpi di granata del nemico, che lo ferivano, non lievemente in tre parti del corpo. Ciò nonostante, riusciva a stabilire, con sufficiente esattezza, la postazione delle dette batterie, e, sorretto da un graduato, si recava, poi, personalmente, a riferire sull'esito della sua missione.

(Monte Sei Busi, 27 agosto 1915)

 

 

Sergente Fanteria

ROMAGNOLI PIETRO, nato a Staffolo o Apiro il 27.06.1895

MA, Valor Militare

Partecipava volontariamente, sotto intenso fuoco di fucileria nemica, alla costruzione con sacchi a terra, di un camminamento coperto, destinato a facilitare il collocamento di tubi esplosivi attraverso i reticolati che proteggevano un trinceramento nemico, e si distingueva pel suo slancio e coraggio, occupando sempre posti pericolosi, finché rimase ucciso.

(Castelnuovo, 18 luglio 1915)

Bersagliere Caporale

RONCHI FRANCESCO, nato a Fabriano il 10.10.1893

MB, Valor Miltare

Nell'attacco di una forte posizione nemica, essendo rimasta priva di ufficiali la propria compagnia, assumeva il comando di un plotone e si portava arditamente su di una posizione esposta a violento fuoco d'artiglieria e di bombe a mano, e vi cadeva colpito a morte.

(Deceduto sul Medio Isonzo, 26 novembre 1915)

 

 

S. Tenente Fanteria

ROSETTI BENEDETTO, nato a San Benedetto del Tronto il 22.03.1890

MA, Valor Militare

Ferito, si recava a farsi medicare e tornava poi subito a combattere, cadendo poco dopo colpito a morte.

(Zagorà, 01 novembre 1915)

 

 

Bersagliere Generale

ROSOLINI PIETRO, nato a Jesi

MB, Valor Militare

Per la calma ed il contegno ammirevoli di cui diede prova quale Comandante di una batteria soggetta per più giorni al tiro continuo ed aggiustato di atriglieria nemica da trentacinque che causò molte perdite al personale; contegno e calma che permisero alla batteria di assolvere sempre il proprio compito.

(San Michele, 18 giugno 1915)

 

 

Bersagliere Tenente

SABATUCCI MARIO, nato ad Ostra Vetere

MA, Valor Militare

Nell'attacco di una trincea, alla testa del suo plotone, si slanciava arditamente fin sotto i reticolati nemici, nonostante il vivo fuoco d'artiglieria e fucileria avversaria. Ferito gravemente, rimaneva al posto di combattimento, dando mirabile esempio di virtù militari ai dipendenti, che egli incitava ad andare avanti e a non preoccuparsi di lui.

(Monte Sleme, 14 agosto 1915)

Tenente Colonnello Fanteria

SACCONI GIACINTO, nato a Fermo

MA, Valor Militare

In ripetuti combattimenti dava elevate prove di intelligente iniziativa, sprezzo del pericolo, risolutezza e tenacia di proposite. Sempre primo dove più cruenta era la mischia, seppe, con l'esempio, infondere nei dipendenti le virtù militari che in spiccato grado possiede, e che furono efficacissimo contributo alla buona riuscita delle operazioni.

(Altipiano Carsico, luglio 1915)

 

 

Bersagliere S. Tenente

SALA UMBERTO, nato ad Ancona

MB, Valor Militare

Prendeva parte volontario, insieme ad altri due, ad una rischiosa impresa presso una posizione nemica, e sotto l'accanito fuoco di fucileria e mitragliatrici, aiutò a trarre in salvo un compagno ferito.

(Osteria di Volzana, 26 maggio 1915)

 

 

Bersagliere Capitano cpl.

SALADINI FRANCESCO, nato ad Arquata del Tronto il 13.08.1879

MA, Valor Militare

In testa alla compagnia, sostenne arditamente una posizione assai importante già conquistata al nemico e da questo fortemente contrastata. Caduto mortalmente ferito da granata che gli asportò una gamba, noncurante di sé, continuò ad incuorare i propri dipendenti col grido: "Coraggio, bersaglieri! Viva la 5° Compagnia". Finché non fu trasportato al posto di medicazione, non cessò di far sentire la sua voce incitatrice, e tentò stoicamente di recidere da sé, con una sciabola baionetta, i pochi filamenti che ancor legavano alla parte superiore della coscia il rimanente della gamba. Conscio della sua prossima fine, conservò fino all'ultimo imperturbabile serenità di animo.

(Altipiano Carsico, 02 novembre 1915)

 

 

 

 

 

 Fante

SAMPAOLO QUIRINO, nato a Porto Recanati

MA, Valor Militare

Nell'assalto alla baionetta, giungeva tra i primi sulla posizione, e, visto che un nemico stava per puntare il fucile contro il suo capitano, lo raggiungeva rapidamente e lo abbatteva a colpi di baionetta, esponendo la vita per la salvezza del suo superiore.

(Carso, 30 luglio 1915)

 

 

S. Tenente Cappellano

SANTARELLI Mons. LEANDRO, nato in Provincia di Pesaro

MB, Valor Militare

In aspro, violento combattimento, dava esempio di slancio e grande sprezzo del pericolo. Riportava grave ferita rimanendo poi mutilato.

(Monte Sei Busi, 25 – 26 luglio 1915)

 

 

Capitano Rgt. Fanteria

SANTINI ALFREDO, nato a Belforte del Chienti

MA, Valor Militare

In pieno giorno e sotto fuoco vicino di fucileria, conduceva quattro squadre incaricate di posare e far brillare tubi di gelatina esplosiva, e, con mirabile esempio, animava i suoi uomini fino a portare a felice compimento l'impresa, nonostante che egli fosse rimasto gravemente ferito ad una gamba.

(Monte Pevma, 19 luglio 1915)

 

 

Tenente

SAVARESE ALBERTO, nato a Jesi

MA, Valor Militare

Attraverso zona intensamente battuta, trascinava i resti del proprio plotone alla conquista di una difficile posizione. Nel ricacciare un furioso attacco nemico, benché gravemente ferito ad un braccio, continuava a combattere, dando ai suoi dipendenti mirabile esempio di fermezza, coraggio ed alto senso del dovere.

(Monfalcone quota 121, 10 agosto 1915)

 

Bersagliere Caporale Maggiore

SAVELLI UMBERTO, nato a Pergola il 18.02.1892

MB, Valor Militare

In attesa della motivazione richiesta al Ministero

(Deceduto sul Campo di Battaglia, 16 settembre 1915)

 

 

Tenente Fanteria

SCABANUCCI LUCIANO, nato ad Ancona

MA, Valor Militare

Comandante di plotone, ferito, continuò a combattere, incitando con nobili parole i propri dipendenti. Ritiratasi la compagnia alquanto indietro, impossibilitato a muoversi per le ferite riportate, rimase per due giorni in una difficilissima posizione, senza muovere un lamento, mostrando grande fermezza d'animo, finché profittando dell'oscurità della notte e di un momento di tregua, venne da un suo sergente trasportato ad un posto di medicazione.

(Podgora, 23 – 26 luglio 1915)

 

 

Bersagliere

SCIACCA PASQUALE, nato ad Ancona

MB, Valor Militare

Lanciatosi animosamente sulla posizione nemica, dopo viva colluttazione, riusciva a disarmare un avversario. Durante un contrattacco, eseguiva da una posizione dominante e battuta violentemente dal fuoco, energico getto di bombe, concorrendo efficacemente a respingere l'avversario.

(Monte Merzli, 28 novembre 1915)

 

 

S. Tenente Rgt. Artiglieria da Campagna

SCUTERINI EDGARDO, nato a Macerata

MA, Valor Militare

Sottocomandante di batteria, col suo contegno fermo ed energico, seppe incitare i serventi dei pezzi a compiere con calma e serenità il loro servizio, sotto l'azione del tiro violento ed aggiustato di artiglierie nemiche. In una speciale circostanza, ferito alla testa da scheggia di granata, rimase in batteria, finché non gli vennero meno le forze. Recatosi a medicarsi, faceva prontamente ricosro al suo posto di combattimento per prendere parte alla azioni della giornata e dei giorni successivi.

(Ponte Planina, 11 agosto 1915)

 

 

Bersagliere Caporale

SERAFINI FERRUCCIO, nato a Serrungarina, il 20.09.1893

MB, Valor Militare (alla Memoria)

Con grande coraggio, nonostante che fosse più volte fatto segno ai tiri avversari, dirigeva il lancio delle bombe a mano nella trincea, finché cadde colpito a morte.

(Deceduto sul Monte Nero, 12 settembre 1915)

 

 

Soldato

SEVERINI PIETRO, nato a Recanati il 13.02.1893

MA, Valor Militare

Saputo che l'ufficiale, di cui era attendente, aveva riportato grave ferita, in assenza dei portaferiti, sotto un fuoco violento e micidiale, accorreva presso il suo superiore e gli prestava amorevoli cure, finché anch'egli rimase ferito gravemente.

(Globna, 23 giugno 1915)

 

 

Bersagliere

SGHERRI ESPOSITO, nato a Novilara

MA, Valor Militare

Per coraggioso contegno tenuto nel combattimento, anche dopo essere rimasto ferito.

Ebbe, dipoi, un'altra ferita.

(Cardasi, 29 aprile 1915)

 

 

Caporale Fanteria

SGOLASTRA ORESTE, nato a Montefano il 30.05.1893

MA, Valor Militare

Capo arma di una sezione mitragliatrici, dava esempio di mirabile calma e coraggio con lo spostare l'arma pur essendo vicinissimo alla linea nemica, per renderne più efficace il tiro, non preoccupandosi del pericolo al quale si esponeva. Cadeva mortalmente ferito alla testa.

(Podgora, 20 luglio 1915)

Fante

SGRECCIA ALGEMIRO, nato ad Ostra il 04.12.1895

MB, Valor Militare

In attesa della motivazione richiesta al Ministero

(Deceduto all'Ospedaletto da Campo n. 84, 08 novembre 1915)

 

 

Colonnello Fanteria

SIMONCELLI ANTONIO, nato ad Arcevia il 05.07.1864

MA, Valor Militare (sul Campo)

Per le belle prove di valore personale date alla testa del suo reggimento, in varie circostanze, durante cinque giorni di continui combattimenti, spingendosi ripetutamente sulle prime linee per rincuorare i soldati.

(Palazzo, 01 – 02 – 03 luglio – Monte Sei Busi, 04 – 05 luglio 1915)

 

 

S. Tenente

SIMONELLI AMEDEO, nato ad Ancona

MA, Valor Militare

Comandante di compagnia, la conduceva con molto slancio e coraggio. Ferito ad un braccio, non desisteva dal suo compito e continuava, con la parola e con l'esempio, ad incitare i suoi dipendenti nell'avanzata, sino a che, ferito più gravemente, veniva raccolto dai portaferiti.

(Monte San Michele, 25 luglio 1915)

 

 

Sergente

SOLUSTRI AMEDEO, nato a Chiaravalle nel 1891

MA, Valor Militare (alla Memoria)

Comandante di una pattuglia incaricata di procedere in colonna d'attacco, per ricercare il varco attraverso cui dovevasi effettuare l'irruzione nella posizione nemica, cadde ucciso da pallottole in fronte, sotto i reticolati nemici, mentre con la parola e con l'esempio incitava i suoi soldati, sorpresi da raffica improvvisa di fucileria avversaria.

(Rocca di Monfalcone, 30 giugno 1915)

 

 

S. Tenente Artiglieria da Fortezza

SORDI ALFREDO, nato ad Ancona

MA, Valor Militare

Ferito alla testa mentre osservava il tiro delle batterie del gruppo. Si ritirava al posto di medicazione solo in seguito ad insistenze del comandante del gruppo. Uscito dall'ospedale, sebbene non ancora completamente rimesso, volle riprendere servizio in batteria, e cadeva mortalmente colpito in una azione di fuoco, mentre verificava il puntamento dei suoi pezzi, già fatti segno ai colpi avversari.

(Biasiol, 25 agosto 1915)

 

 

Sottotenente

SORGONI JAGO, nato a Fossombrone il 20.12.1892

MB, Valor Militare

Ferito il proprio comandante di compagnia, lo sostituì immediatamente, disponendo con grande calma, sotto l'intenso fuoco di mitragliatrici avversarie, la compagnia all'assalto, incoraggiando ed incitando vivamente i suoi soldati. Mentre compiva questa opera, all'inizio dell'assalto, mortalmente colpito, cadde da prode sul campo.

(Monte San Michele del Carso, 13 novembre 1915)

 

 

Tenente Colonnello

SPADA ALBERTO, nato in Provincia di Pesaro

MA, Valor Militare (alla Memoria)

Nell'attacco delle trincee nemiche, in terreno difficilissimo e insidioso si spingeva in prima linea per riconoscere personalmente le posizioni e la situazione. Colpito mortalmente al petto, dava gli ultimi ordini e spirava incitando le truppe alla vittoria.

(Globna, 23 giugno 1915)

 

 

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